Paolo Castaldi e Federico Zaghis: “ETENESH” –
l’impegno civile nel fumetto
Il fumetto resta uno dei media più potenti nel panorama della comunicazione, capace di superare le barriere comunicative del linguaggio scritto grazie all’uso delle immagini. Data questa sua peculiarità, il fumetto è un mezzo obbligatorio soprattutto dal punto di vista didattico e dell’impegno sociale. È uno strumento rapido, potente e facilmente comprensibile a tutti. I graphic novel, nascono appunto con l’esigenza di raccontare fatti reali, sociali, in unico volume capace di fornire facilmente e immediatamente l’informazione ai lettori.
Etenesh è una ragazza etiope che sbarca sulle coste di Lampedusa quasi due anni dopo essere partita da Addis Abeba. Ha percorso il Sudan e il deserto del Sahara, è caduta nelle mani di trafficanti senza scrupoli ed è stata rinchiusa in un carcere in Libia in condizioni disumane. Ha infine attraversato il Mediterraneo in gommone pensando a ogni metro che tutto sarebbe stato vano. Oggi porta con sé i segni e il ricordo di un viaggio disperato, intrapreso nella speranza di un futuro migliore da costruire in Europa. “La storia di Etenesh, in queste pagine, si fa affresco dell’infamia del nostro mondo, che sacrifica all’egoismo dei privilegi le vite dei nostri simili che hanno l’unica colpa di essere nati nel posto sbagliato.
Quando: Venerdì 6 ottobre 2017 ore 10.30
Dove: Palazzo Ducale – Sale Consiliare
Dialoga con l’Editore e con l’Autore: Alessia Lepore (Manuscripta)
Menotti racconta: “Lo chiamavano Jeeg Robot”
(evento riservato alle scuole)
Per sfuggire alla polizia, un ladro di borgata cade nel Tevere e si ritrova dotato di superpoteri. “Lo chiamavano Jeeg Robot”, film diretto da Gabriele Mainetti, è stato il caso cinematografico italiano del 2015 ed è un omaggio originale alla tradizione fumettistica dei supereroi. Dal film è stato infatti tratto anche un fumetto omonimo. Della realizzazione del film, della trasposizione a fumetti e di altre curiosità legate al personaggio interpretato da Claudio Santamaria, parleremo con Menotti, fumettista e sceneggiatore, che ha scritto il film insieme a Nicola Guaglianone e che per questa sceneggiatura è stato candidato al David di Donatello.
Dopo la proiezione del film la sceneggiatrice Alessia Lepore scambierà quattro chiacchiere con Menotti sul delicato rapporto che da oltre un secolo esiste tra Fumetto e Cinema.
Quando: Sabato 7 ottobre 2017 ore 9.30
Dove: Cinema Teatro Nuovo
Dialoga con l’ Autore: Alessia Lepore (Manuscripta)
“Da grande voglio fare il Fumettista!”
(a cura di Grafite Scuola di Grafica e fumetto)
Per poter diventare un disegnatore di fumetti occorre in primo luogo talento e anni di studio in una buona scuola.
Questi i requisiti che ogni fumettista che aspiri a diventare qualcuno (o semplicemente a svolgere bene il suo mestiere) deve avere. Non si può non partire da un certo talento per il disegno che, coniugato a una forte carica creativa e ad uno spiccato senso dell’osservazione, può fare la differenza. Ma non solo: gli autori di fumetto devono disporre di una buona cultura generale, devono saper scrivere in maniera fluida ed efficace e devono tenersi costantemente aggiornati su ciò che succede nel mondo. Perché ad ispirarli potrebbe essere qualsiasi cosa: un manifesto, una serie tv, un film in bianco in nero, una canzone, una notizia letta su un tabloid straniero. Il consiglio è quello di essere curiosi e di tenere le antenne aizzate sul mondo (magmatico) che si muove intorno a voi. Senza dimenticare l’esempio dei migliori dai quali ogni fumettista “in erba” può legittimamente pensare di rubare un po’ del mestiere. Almeno fin quando non trova la sua strada e la sua cifra stilistica. Alla base deve esserci, dunque, una solida preparazione e la conoscenza approfondita dell’offerta fumettistica nazionale e internazionale.
Quando:Sabato 7 ottobre 2017 ore 9.30
Dove: Ospedaletto
Incontro con Sceneggiatori, Disegnatori ed Editori professionisti
Il Dott. Paolo Vinci racconta il progetto “Nati per leggere”
Nati per leggere è un’iniziativa pedagogica e culturale no profit, promossa dall’azione congiunta dell’Associazione Italiana Biblioteche, dall’Associazione Culturale Pediatri – ONLUS e dal Centro per la Salute del Bambino – ONLUS. L’iniziativa si prefigge l’intento di promuovere la lettura ad alta voce rivolta ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni.
Dal 1999, anno del suo avvio, l’iniziativa Nati per Leggere si prefigge di promuovere l’attitudine alla lettura nella popolazione infantile, offrendo, a bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni (cioè non solo prima dell’acquisizione della competenza alla lettura in età scolare ma anche prima dello sviluppo del linguaggio), precocissime occasioni di ascolto di letture eseguite ad alta voce, da parte di persone, come genitori o insegnanti, legate da un forte rapporto affettivo o emozionale con il bambino. Lo scopo è quello di favorire nei bambini la percezione del libro come strumento, medium, e crocevia di intense esperienze affettive ed esistenziali, tenendo a mente l’ammonizione di Gianni Rodari secondo cui il “rifiutarsi di leggere” equivaleva a predisporre i bambini a «odiare la lettura».
L’iniziativa “Nati per Leggere” si è sviluppata attraverso il coinvolgimento dei sistemi bibliotecari, delle istituzioni educative per l’infanzia, e della rete dei pediatri di famiglia e di quelli operanti nei servizi delle Aziende sanitarie locali. Le azioni concrete consistono nella sensibilizzazione dei genitori, nell’elaborazione di un elenco di titoli adatti alle varie fasce d’età, nell’organizzazione, in contesti istituzionali, di occasioni di lettura rivolte alla popolazione infantile, nella messa a disposizione, nelle sale d’attesa dei pediatri, di una scelta di titoli adatti alla lettura ai pazienti nel tempo trascorso prima di essere sottoposti a visita.
Quando: Domenica 8 ottobre 2017 ore 11.30
Dove: Ospedaletto
“La Puglia Racconta” come nasce un libro per l’infanzia
La Puglia Racconta nasce nel 2013 dall’idea dell’illustratore campano Fabio Bonocore che, avendo già creato un gruppo a Napoli, sua città natale, mette in contatto Daniela Giarratana e Massimiliano Di Lauro alla Fiera del libro di Bologna proponendo loro di crearne uno anche a Bari.
Lo scopo del gruppo è quello di unire per la prima volta autori e illustratori della Puglia, per poter dialogare, confrontarsi e portare avanti anche progetti comuni. Giarratana e Di Lauro, facendo una ricerca sul loro territorio, si rendono conto che la Puglia vanta numerosi illustratori e autori, esordienti e professionisti che si occupano a vari livelli di editoria per ragazzi: decidono così di contattarli per fare rete.
La Puglia racconta sin dall’inizio suscita l’interesse di esperti del settore – tra gli altri Livio Sossi, docente di Storia e Letteratura per l’Infanzia – enti pubblici e privati, biblioteche, librerie, istituti, e si arricchisce via via di illustratori e scrittori del territorio. Il gruppo diventa, nel corso degli anni, un luogo di incontro virtuale e reale, avvalendosi anche della professionalità di referenti non residenti in Puglia.
Grazie alla collaborazione tra tutti, prendono vita eventi, corsi, workshop, mostre.
Il gruppo cresce e matura, perdendo e accogliendo strada facendo nuovi artisti. L’esigenza di accrescere ulteriormente la propria visibilità e la necessità di nuove strade da percorrere, fa sì che si tramuti in realtà associativa; nasce così il 16 gennaio 2017 l’Associazione Culturale “La Puglia Racconta. Tra Testo e Immagine”.
Quando: Domenica 8 ottobre 2017 ore 18.30
Dove: Ospedaletto
Dialoga con il Presidente dell’Associazione Daniela Giarratana, Annachiara Càsimo (Libreria Lik e Lak)