Ratigher
Francesco D’Erminio cresce tra Bologna e Pavia. Il nome d’arte “Ratigher” deriva dalla puntata de I Simpson Il fanciullo interiore di Bart, in cui Bart dichiara al mogul Brad Goodman di chiamarsi Ratigher (“Rudiger”, nella versione originale). «Mi colpì quel suono, poi in realtà col tempo ho anche capito il perché. Era molto simile al nome di un personaggio della serie Vampiretto di Angela Sommer Bodenburg che si chiamava Rudigher». Vampiretto lo ispirò, da piccolo, anche a scrivere brevi storie basate sul protagonista.
Deciso a diventare un disegnatore professionista per Marvel Comics e Image Comics, quando inizia l’università a Bologna si avvicina invece al mondo del fumetto underground, grazie all’amicizia con Tuono Pettinato. Con lui, esordisce nel 1998, autopubblicando i suoi primi primi fumetti. Tre anni dopo fonda Donna Bavosa, etichetta che pubblica fumetti e dischi musicali. Negli anni duemila appare sulle riviste Lamette, Nervi, Monipodio, Nixon e XL, che gli pubblica la serie Vita a 3000.
Nel 2007, insieme ai fumettisti Tuono Pettinato, LRNZ, Dr. Pira e Maicol & Mirco crea il collettivo Super Amici, con cui pubblica le riviste Hobby Comics e Pic Nic. Il gruppo cambia nome nel 2013, diventando Fratelli del cielo, e l’anno successivo LRNZ si allontana per dedicarsi ai propri lavori. Con Dr. Pira realizza nel 2011 Ultimo Impero, in cui si racconta la lotta di due eserciti, le cui fazioni opposte iniziano a caricare agli estremi del volume per poi scontrarsi al centro.
Il nome di Ratigher acquista popolarità nel 2011, quando l’autore si fa notare per il graphic novel horror Trama – Il peso di una testa mozzata, per i tipi di GRRRzetic, guadagnandosi il plauso della critica.
Nel 2014 Roberto Recchioni, curatore della proprietà Bonelli Dylan Dog, annuncia che Ratigher esordirà come sceneggiatore del personaggio sulla testata mensile. Nello stesso anno esce Le ragazzine stanno perdendo il controllo. La società le teme. La fine è azzurra., opera distribuita con il metodo Prima o mai, una modalità di distribuzione su richiesta ideata dallo stesso Ratigher. Nelle parole dell’autore, l’operazione è volta a «diversificare ed ibridare le tecniche di produzione e cercare di correggere le storture, affinando più sistemi rispetto al tentativo di renderne uno solo perfetto». Il fumetto vince il premio Attilio Micheluzzi 2015.
Ha collaborato con riviste come U.D.W.F.G., The Milan Review e Vice ITALIA, per cui ha creato la serie Bimbo Fango e cura dal 2012 la rubrica Intanto altrove.
Ha insegnato stampa editoriale presso lo IED di Roma.
Dr. Pira
Maurizio Piraccini, in arte Dr. Pira, è nato a Tortona nel 1977. Grafico, animatore, illustratore e docente, realizza fumetti dalla metà degli anni Novanta.
Oltre ad aver creato I Fumetti della Gleba, come fumettista ha realizzato numerose serie per XL di Repubblica, Vice Magazine e Smemoranda, e ha collaborato con linus, Rolling Stone, Pic Nic e Hobby Comics. Come scrittore ha tenuto rubriche fisse su XL di Repubblica, Link. Idee per la televisione e Nero Magazine. Come autore televisivo ha scritto per i programmi Lorem Ipsum (Deejay TV) e Top 5 (Rai 5). Ha realizzato storyboard per il cinema (Io sono l’amore di Luca Guadagnino nel 2009) e per la pubblicità. Nel 2015 ha curato come direttore artistico e animatore le scenografie video per il “Pop-Hoolista Tour” di Fedez e nel 2016 per il tour “Piccoli Energumeni” di Elio e le Storie Tese. L’Almanacco dei Fumetti della Gleba, che raccoglie tutta la sua produzione di storie brevi in quasi 900 pagine, ha venduto 2000 copie in un mese e mezzo con il metodo Prima o Mai. Attualmente insegna Animazione presso lo IED di Roma.
Cristina Portolano
Nasce a Napoli nel 1986. Dopo il liceo artistico, studia a Bologna all’Accademia di Belle Arti. Dopo l’Erasmus a Parigi, all’ École nationale Supérieure des Arts Décoratif, si appassiona alla grafica d’arte e all’incisione. Oggi, disegna storie a fumetti, è illustratrice, insegna educazione artistica alle scuole medie e tiene laboratori di disegno e arte murale. Ha pubblicato suInternazionale, Lo straniero, Hamelin, Illywords, Napoli Monitor, e per collettivi di autoproduzione come Ernest virgola, Delebile, Teiera, Squame. Ha vinto diversi premi ed esposto in Italia e all’estero in mostre personali e collettive. Vive e lavora a Bologna.
Walter Trono
Fumettista, classe 1987. Dal 2009 collabora con diverse case editrici italiane ed estere in qualità di autore completo, illustratore e inchiostratore.
Tra le sue pubblicazioni più importanti compaiono alcune miniserie realizzate per le Edizioni Star Comics: The Secret(episodio #3 – 2011), Legion 75 (episodio #4 – 2012) e Davvero (episodio #1 –2012). Attualmente fa parte dello staff di disegnatori di DRAGONERO, la nuova serie fantasy edita da Sergio Bonelli Editore di Milano.
Federico Zaghis
è direttore editoriale della casa editrice specializzata in graphic journalism Becco Giallo che ha fondato nel 2005 insieme a Guido Ostanel.
Pasquale Ruju
Dopo essersi laureato in architettura a Torino, si avvicina al mondo del cinema e del teatro come attore, dedicandosi poi principalmente al doppiaggio di personaggi di soap opera (tra cui Sentieri) e di cartoni animati. Nel 1995 entra a far parte dello staff degli autori di Dylan Dog, scrivendo un breve episodio per il Gigante n.4 (Il vicino di casa per i disegni di Enea Riboldi), diventando ben presto una delle firme note ai lettori della testata (sulla serie regolare esordisce a maggio del 1997 con Il richiamo della foresta disegnata da Luigi Piccatto). In seguito gli verranno affidate anche le sceneggiature di storie per gli albi di Nathan Never, Martin Mystère, Dampyr e Tex. Sempre per la Sergio Bonelli Editore, crea la miniserie in diciotto episodi Demian, pubblicata da maggio 2006 ad ottobre 2007 e la mini, sempre in diciotto episodi, Cassidy, a partire dal maggio 2010. Inoltre, nel 2007 ha recitato nella soap Vivere interpretando il ruolo di Leonardo Savio. Nel 2010 è anche lo sceneggiatore Bonelli più pubblicato dell’anno, con 1604 pagine e quattro serie all’attivo.
Nel 2012 è autore e sceneggiatore del thriller interattivo “The House of Mystery”, primo esempio italiano di filmgame pubblicitario, nell’ambito della campagna Vigorsol Mystery. Due anni dopo gli viene affidata la sceneggiatura del 29° Speciale Tex (il cosiddetto Texone) dal titolo L’orda del tramonto, disegnato da Corrado Roi. Insieme al disegnatore Giovanni Freghieri, crea nel 2015 la mini-serie in quattro episodi Hellnoir. Nel 2016 pubblica per Edizioni E/O il suo primo romanzo: Un caso come gli altri.
Ilaria Ferramosca
Scrittrice e sceneggiatrice. Ha scritto le sceneggiature di: “Un caso di Stalking”; “Calleo e i gatti di Venezia”; “Un riflesso nel vetro”, con il quale ha ricevuto il “Gran Premio Autori ed Editori 2010″ a Fullcomics 6, nella categoria “Miglior Sceneggiatore”; brevi storie per il periodico “Talkink”, per il quale ha anche creato il personaggio seriale “W.I.L.D.” Insegna sceneggiatura presso la scuola di fumetto “Lupiae Comix” e nel campo della narrativa ha pubblicato diverse raccolte di racconti, tra cui: “Sindromi e altri fatti d’inchiostro”, con prefazione dello scrittore Andrea G. Pinketts, per la quale ha ricevuto il premio Zingarelli.”Non omnes possumus omnia”, riservato a personaggi del mondo della legalità, spettacolo, giornalismo e opere letterarie di particolare rilevanza sociale; e “Qualche altra Cosmicomica”, racconti omaggio a Calvino, scritta con altri tre autori e segnalata alla XXV edizione del “Premio Italo Calvino”.
Gian Marco De Francisco
Architetto e fumettista tarantino, è il fondatore e Presidente dell’Associazione culturale “Studio iltratto.com”, ente di formazione privato nel campo della progettazione d’interni, comunicazione del design 3D e illustrazione digitale.
E’ l’ideatore e coordinatore generale di “Grafite”.
E’ stato allievo di uno dei maestri della scuola sudamericana del fumetto, Carlos Meglia. Ha al suo attivo i graphic novel: Ragazzi di scorta. Rocco, Vito, Antonio: gli agenti di scorta di Giovanni Falcone (BeccoGiallo 2016), Nostra madre Renata Fonte (001 Edizioni 2012), Un caso di Stalking(Edizioni Voilier 2010) la prima opera a fumetti in Italia che tratta di tale reato, Da grande, opera di denuncia sociale sul precariato nel mezzogiorno (Edizioni Lilliput 2006), un e-book della serieEon e alcune collaborazioni con la rivista di fumetto Talkink. Collabora stabilmente con la Scuola di fumetto “Lupiae Comix” in veste di docente di Fumetto digitale.
Gabriele Benefico, Gianfranco Vitti, Fabrizio Liuzzi
Gabriele Benefico nasce a Taranto nel 1980. Si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce con la specializzazione in Pittura nel 2005. Dopo l’abilitazione all’insegnamento nel 2007, alterna l’attività d’insegnante nelle scuole medie e superiori a quella di Illustratore. Da sempre appassionato di fumetto e illustrazione, dal 2008, è fondatore e insegnante del LABO Fumetto di Taranto, assieme ai disegnatori professionisti Emanuele Boccanfuso (Sergio Bonelli Editore), Walter Trono (Sergio Bonelli editore), Enzo Rizzi (Nicola Pesce Editore). Nel 2012 è co-autore del graphic-novel “L’Eroe dei due mari – Taranto, il calcio, l’Ilva e un sogno di riscatto”. Nel 2012 vincitore, assieme a Gianfranco Vitti e Fabrizio Liuzzi, del prestigioso “Lucca Project Contest”. Dal 2014 vive a Berlino, dove ha partecipato come ospite al Comic Invasion Berlin e alla collettiva “Character Selfie” di PIctoplasma Portrait Gallery.
Fabrizio Liuzzi nasce a Taranto nel 1980. Laureato in sociologia, ha da sempre la passione per i fumetti del quale è un assiduo lettore sin dall’infanzia. Nel 2008 fonda l’associazione culturale “Il Regno delle Arti” tramite la quale promuove corsi e laboratori di fumetto. Da quella esperienza nasce il team LABO con il quale realizza prima la fanzine “TA-DAN” e poi i volumi “Experiment #1, #2 e #3 ed Extra” editi da Print Me Editore e sui quali appaiono storie brevi da lui sceneggiate. Un primo riconoscimento arriva nel 2010 quando con il progetto “Gnosis”, insieme a Gabriele Benefico, si classifica tra i 15 finalisti del Lucca Project Contest. Due anni dopo, nel 2012 arriva la vittoria a quello stesso concorso con “Delitto d’autunno” proposto di nuovo insieme a Benefico e Gianfranco Vitti. Il volume esce l’anno successivo per Edizioni BD e ne segna l’esordio tra i professionisti Per tale esordio nel giugno 2014 arriva la candidatura al “Premio Nuvolette”.
Gianfranco Vitti, dopo aver conseguito il diploma di Grafico Pubblicitario nel lontano 1994, si è laureato all’Accademia delle Belle Arti di Lecce. Dopo una lunghissima pausa dove ha lavorato in ambiti completamente differenti a quelli artistici, nel 2011 avviene il fortunato incontro con il Labo Fumetto diretto da Fabrizio e Gabriele; da qui nasce la collaborazione che li porterà a vincere il Lucca Project Contest. Nel 2014 la giuria della storica rivista di fumetti “Nuvolette” mi conferisce il premio come “Artista tarantino esordiente dell’anno”, attualmente sempre con Gabriele e Fabrizio stiamo lavorando alla nuova avventura di Dupin e a una saga fantascientifica intitolata Minerva ideata e sceneggiata da Fabrizio Liuzzi, di cui io disegnerà l’ultimo capitolo. In cantiere ha una nuova graphic novel che realizzera con la tecnica dell’acquarello.
Serena Dovì
Nasce a Roma nel 1983. Studia al liceo artistico e si laurea in cinema a La Sapienza. Inizia a lavorare come montatrice per videoclip e cortometraggi approdando presto alla Rainbow CGI, dove impara a lavorare con i cartoni animati, montando due lungometraggi e tre serie TV d’animazione. Nel 2016 ha prodotto e diretto il suo primo documentario dal titolo Fumetti dal futuro – quattro storie di autoproduzione, presentato al Treviso Comic Book Festival, al Lucca Comics and Games, al BordaFest e BilBObul. Attualmente si occupa, insieme ad un bel gruppo di persone, della parte artistica del festival Manuscripta. Vive e lavora a Roma come freelance.
Alessia Lepore
Sceneggiatrice, laureata in Lettere all’Università La Sapienza di Roma, ha insegnato Sceneggiatura al “Corso di tecniche di scrittura” e Analisi del film al “Master di scrittura cineradiotelevisiva” presso l’Istituto Europeo di Design di Roma. È inoltre docente di sceneggiatura presso la scuola Cineteatro di Roma. Autrice di monologhi teatrali e di sceneggiature cinematografiche (“Focaccia Blues”) e televisive (“Don Matteo”), ha lavorato per anni nell’ambito della critica cinematografica come caporedattore del sito iCine.it e redattrice del trimestrale Filmaker’s Magazine.
Piero Angelini
Nel 1971 la RAI in occasione della messa in onda del Pinocchio di Comencini, indisse un concorso di disegno. Bisognava mandare delle illustrazioni ispirate alla serie televisiva. I più belli erano premiati con dei giocattoli. Io facevo la seconda elementare e mi misi a fare disegni per tutti i bambini del mio condominio, quasi tutti ricevettero il loro premio ed io riscossi, in cambio, una grande quantità di figurine e bilie di vetro. Capii che con il disegno ci si poteva campare. Crescendo notai che grazie ai miei disegnini riuscivo anche a rimorchiare le ragazze come con la chitarra! Nel 1985 mi sono iscritto all’Accademia di belle Arti di Bari, voti alti il primo anno, poi ho vissuto di rendita e me la sono spassata. Quello stesso anno ho cominciato a collaborare con la Soprintendenza per i Beni Archeologici come illustratore di reperti, ho continuato a respirare polvere nei musei e negli scavi fino al 1991. Nel 1992 ho aperto, con un mio amico, uno studio di grafica pubblicitaria, però passavo più tempo a rincorrere i clienti per cercare di farmi pagare che a disegnare, quindi sono tornato negli scantinati dei musei. Dal 1997 ad oggi Lavoro in un’azienda di giocattoli come grafico e mi occupo di packaging e progettazione. All’inizio eravamo in due e disegnavo tutto il giorno. Ora siamo in dodici, io sono diventato il supervisore dell’ufficio grafico e non disegno più! Perciò pratico la stessa tecnica del “sonno concentrato” di Bruce Wayne : tre ore di riposo che ne valgono otto, il resto a disegnare. Quindi, di giorno faccio il grafico e di notte, come un giustiziere sfigato mascherato, disegno per chi non può pagare…però disegno quello che mi pare e piace! Le mie vacanze le trascorro in Africa e avvicinandomi alla fotografia ho scoperto che a fotografare un paesaggio ci si mette molto, molto meno tempo che a dipingerlo.
Le mie passioni sono: i fumetti, cinema, fotografia, la radio, viaggiare (in Africa), il mare (in diving), leggere col mio gatto sulle gambe, conservare in boccacci di vetro i trucioli di matita, le orecchiette di farina di grano bruciato con sugo di pomodoro fresco e cacioricotta. Parlo mediocremente l’inglese e lo swaili. Ho rimpiazzato quasi totalmente pennelli e colori con Photoshop, e per questo, sono sicuro, il Divino mi punirà.
Pierluigi Rota
Giornalista, appassionato di Fumetti, Musica e Cinema.
Nel giugno 2000 fonda la Lilliput, editrice di pubblicazioni a fumetti e sui fumetti, la prima in Italia con la formula del “print on demand”, che stampa in proprio le sue pubblicazioni e riconosce all’autore un compenso percentuale sul prezzo di copertina.
Nell’aprile 2006 fonda e dirige la rivista “Nuvolette”, dedicata al fumetto tarantino, distribuita nelle librerie specializzate italiane e nelle edicole di Taranto.
Dal settembre 2008 all’agosto 2015 tiene una rubrica fissa dedicata al fumetto e agli autori locali per il settimanale “Extra Magazine” di Martina Franca.
Nel luglio 2014 collabora all’organizzazione del “22° Festival Internazionale della Chitarra” di Mottola. Nell’ambito dello stesso Festival, ha ideato, realizzato e allestito la Mostra “Chitarre & Nuvolette” (Sala Biblioteca Liceo Scientifico “Einstein”, 11-13 luglio 2014). Nel corso dell’inaugurazione della stessa vengono insigniti del “Premio Nuvolette” i tre migliori fumettisti di origini tarantine di ogni tempo: Ivo Pavone (riconoscimento alla carriera), Alessandro Vitti (artista dell’anno) e Gianfranco Vitti (esordiente), ai quali vanno tre trofei in legno d’ulivo, assegnati da una giuria qualificata.